Il territorio

Casalgrande è un comune pedecollinare situato nella Provincia di Reggio Emilia (Regione Emilia Romagna).

Ultima modifica 29 novembre 2024

terr-cavallo-naturaFra i 45 comuni del territorio provinciale è al 4° posto per numero di abitanti dopo Reggio Emilia, Correggio e Scandiano. La sua popolazione a fine 2019 conta 18.982 abitanti.

Fino agli anni ’60 era un territorio prevalentemente agricolo; a partire dagli anni settanta è, insieme a Sassuolo, Fiorano Modenese e Castellarano, il più grande e importante distretto delle ceramiche.

Il territorio, situato ai piedi della collina reggiana, sulla sponda sinistra del fiume Secchia, occupa una superficie di 37,73 kmq, costituita da una fascia collinare in direzione Sud, e da una zona di pianura a Nord.

La forma di un quadrilatero a cui manca una parte tra Salvaterra e San Donnino, “rubata” da Arceto, assume l’originale sagoma di un “cavallo”, termine usato in gergo dai tecnici per indicare tutto il territorio comunale. I suoi confini sono quasi completamente segnati dalle acque di cui è ricchissimo.

Le frazioni in cui è suddiviso il territorio comunale sono: Casalgrande Alto, Casalgrande Boglioni, Dinazzano, Salvaterra, San Donnino di Liguria, Sant’Antonino, Veggia, Villalunga


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Un tempo i luoghi di potere erano i castelli: grazie al suo Castello, Casalgrande Alto è stato a lungo al centro della vita dell’intero territorio comunale.

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La storia della frazione di Dinazzano è strettamente legata alla storia del suo Castello e al controllo delle acque del canale di Secchia.

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“Terra Salva”: la tradizione orale narra che la località fu salvata da qualche calamità cagionata dagli uomini (invasione, saccheggio) o dalla natura (inondazione del Secchia o epidemia).

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S. Donnino di Liguria è una piccola frazione del Comune di Casalgrande che ha conservato la caratteristica di borgata agricola non avendo conosciuto momenti di intensa speculazione edilizia.

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Il nome di veggia deriva da “Veza” o “Vezza”, termine dialettale aulico che significa “canale artificiale” o “conduttura d’acqua che ne scavalca un’altra”.

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