Che cos’è
È il marchio dei comuni che si impegnano a realizzare la prescrizioni antimafia qui elencate e che sono disponibili a fare rete affinché nessuno si senta solo di fronte a questo problema:
A che cosa serve
Essere sindaco non è facile, perché un amministratore appena eletto e che non sia cresciuto alla scuola del partito, applica alla gestione di un comune la cura del buon pater familias e l’onestà che gli sono proprie. Ciò non è sufficiente in particolare se deve confrontarsi a tentativi di infiltrazione mafiosa. Dalla rete dei comuni MAFIA FREE gli deve venire consiglio e supporto;
Che cos’è il decalogo?
E’ un insieme di norme che permettono di rendere difficile la presenza di infiltrazioni mafiose negli apparati comunali e massimamente infruttuosa sul territorio:
ove possibile, non indire bandi di gara al ribasso; frazionare, quando realizzabile, l’importo complessivo al fine di incrementare la partecipazione delle imprese artigianali locali, pubblicandone ogni dettaglio, motivazioni della scelta incluse, sul proprio sito, uniformandosi così al principio della massima trasparenza;
evitare scrupolosamente il conflitto di interessi, affidando forniture e/o interventi professionali ai famigliari di assessori e consiglieri
non assumerne persone condannate in primo grado per corruzione 318, 319, 319ter, 320 CP.P. concussione 317 CP, abuso d’ufficio 323 CP, concorso esterno 416ter e associazione mafiosa 416BIS nel personale del comune, in quello delle partecipate. Non intrattenere rapporti commerciali e di collaborazione con ditte rappresentate da persone condannate come sopra. Per ciò che riguarda i sindaci e gli amministratori, qualora gli ascendenti di primo grado siano stati condannati, si chiede una pubblica dichiarazione di estraneità:
promuovere, ove possibile, una rotazione periodica del personale dirigente;
agevolare i locali che rifiutano l’installazione di giochi e macchi nette mangiasoldi e ostacolare l’apertura di negozi “compro oro”
dotarsi, non appena possibile e ove non sia stato ancora adottato, di un piano regolatore che privilegi l’utilizzo intelligente e rispettoso del territorio, promuovendo il recupero dei centri storici, la conservazione del patrimonio urbanistico presente nonché proponendo l’ente Comune quale detentore di un diritto di prelazione sull’acquisto di immobili di pregio;
affidare i terreni incolti a giovani agricoltori e/o cooperative sociali che ne facciano richiesta
promuovere la differenziata con ogni mezzo, anche con ritiro a domicilio:
offrire la massima collaborazione al Prefetto e alle FF,OO, segnalando ogni situazione anomala e meritevole di attenzione ai detti
dotarsi di un piano anticorruzione come da norma ed osservarlo