Lotta Zanzara tigre

Appartenente all’ordine dei ditteri, famiglia Culicidae, genere Aedes e specie albopictus, la Zanzara Tigre, arrivata in Italia nel 1990 con il commercio dei copertoni usati, è ormai ben adattata ai nostri ambienti.

Ultima modifica 13 febbraio 2024

Appartenente all’ordine dei ditteri, famiglia Culicidae, genere Aedes e specie albopictus, la Zanzara Tigre, arrivata in Italia nel 1990 con il commercio dei copertoni usati, è ormai ben adattata ai nostri ambienti. E’ quindi a tutti gli effetti una zanzara italianizzata. Dal punto di vista dell’aspetto, Aedes albopisctus si distingue molto bene dalla Zanzara Comune per la livrea “tigrata”. L’adulto di Zanzara Tigre, infatti, ha un corpo nero con striature bianche su capo, torace, addome e zampe. Le sue dimensioni sono comprese tra i 4 e i 10 mm.

Il ciclo vitale della Zanzara Tigre, come di tutte le zanzare, comprende 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le uova sono nere e lunghe circa mezzo millimetro. Le larve, che crescono e si sviluppano in acqua, quando non disturbate, stanno appena sotto la superficie e respirano col sifone. L’adulto, infine, conduce vita aerea. Particolarmente aggressiva, la Zanzara Tigre è attiva anche in pieno giorno. Nonostante possa pungere anche uccelli, rettili e perfino anfibi, la femmina di Ae. albopictus attacca preferibilmente l’uomo procurando pomfi e irritazioni fastidiose. Dato che non vola molto in alto, tende a pungere soprattutto le gambe degli esseri umani. Gli adulti  generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati e trovano quindi rifugio soprattutto tra l’erba alta, le siepi e gli arbusti. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati segnalati abbondantemente anche in zone assolate come i parcheggi dei supermercati o nelle aree industriali, dove ci sono pochi alberi. Tradizionalmente, si riteneva che la Zanzara Tigre non si spostasse più di poche decine di metri. Studi recenti dimostrano, al contrario, che è capace di effettuare spostamenti anche di centinaia di metri, avvicinandosi al chilometro.
Per saperne di più consultare il sito della Regione Emilia Romagna: www.zanzaratigreonline.it

Campagna contro la Zanzara Tigre
Al via la campagna regionale per informare i cittadini su alcune semplici indicazioni da seguire per impedire la proliferazione di quegli insetti che possono trasmettere malattie virali anche gravi (zanzaratigreonline.it/it).
L’Amministrazione Comunale, attraverso l’ordinanza del Sindaco n.21 del 28/05/2019 (Allegato A), ha disposto alcune indicazioni sui comportamenti da mettere in atto per contenere il diffondersi della zanzara tigre. Inoltre il Comune ha siglato una convenzione con Iren per il contrasto alla presenza della Zanzara Tigre, che riguarda le aree e le strutture pubbliche: essa prevede dei trattamenti larvicidi e adulticidi e, in caso di emergenza, un preciso protocollo sanitario da seguire per contenere la diffusione della chikungunya (CHIK), la malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Nel testo dell’ordinanza, scaricabile integralmente dal sito, si invitano i cittadini, tra le altre cose, a: evitare l’abbandono negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea; chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi a tenuta ermetica gli eventuali serbatoi d’acqua; assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili tali provvedimenti, i trattamenti di disinfestazione da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica, e infine, di avere cura, anche nei cimiteri e negli orti, di sistemare tutti i contenitori utilizzati saltuariamente (ad esempio piccoli innaffiatoi) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia.
In caso di violazione al contenuto dell’ordinanza, sarà applicata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 a un massimo di 150 €uro, e che, in caso di possibile proliferazione dei focolai larvali e conseguente presenza particolarmente elevata della zanzara tigre, sarà aumentata da un minimo di 80 a un massimo di 480 €uro.    


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