Descrizione
Dal 1994, l'Amministrazione comunale di Casalgrande, attraverso il suo sistema scolastico e l'associazionismo laico e cattolico, ha dato vita a un'iniziativa di solidarietà e cooperazione internazionale attraverso la firma di un Protocollo di amicizia tra la comunità casalgrandese e quella di Utinga, cittadina dello Stato di Bahia in Brasile.
Grazie a questo Protocollo e ai finanziamenti inviati da Casalgrande si è favorito un progetto educativo e sono state sviluppate opere tuttora attive, tra le quali una scuola che porta il nome di “Escola Municipal Casalgrande”, un asilo nido, un ricovero per anziani e oltre 500 cisterne per la raccolta di acqua piovana a scopi alimentari (grazie anche all’opera di “Lascia un Segno – Onlus”).
Il 4 gennaio del 2000 nacque il Progetto “Não Sei Mas Quero” dalla necessità di accogliere ragazzi dagli 8 ai 13 anni con difficoltà famigliari e alimentari. L’attività prese il via nel salone della Parrocchia con 15 ragazzi. Le difficoltà e le sfide furono tante sin dall'inizio, a causa della forte dicotomia tra l'obiettivo del progetto educativo - improntato alla crescita individuale e collettiva dei giovani coinvolti - e quella famigliare, dove, al contrario, le esigenze dei ragazzi non erano rispettate.
In quel contesto furono proprio i ragazzi che, interpellati, scelsero di denominare il progetto NÃO SEI ('Non lo so' in italiano). Tuttavia, secondo don Gabriele Carlotti, missionario anche lui in quella realtà, si pensò di espandere il concetto, aggiungendo a quel 'Nao Sei' altre due parole che danno sostanza e visione all'intero progetto: 'MAS QUERO' ('Ma desidero sapere'). Da qui il nome del progetto 'Nao Sei Mas Quero' (Non so, ma desidero sapere').
Ieri sera, lunedì 29 settembre, prima dell'inizio della seduta del Consiglio Comunale, Enzo Bertani, insieme a Josè Carmo de Oliveira e José Bandeira della comunità di Utinga, sono stati salutati e ringraziati dall'intera Amministrazione comunale, con in primis il Sindaco Giuseppe Daviddi, che ha fatto gli onori di casa, assieme agli Assessori e Consiglieri presenti nella sala intitolata a Umberto Farri.
Il Progetto
E’ con la Onlus Oscip-Rev di Utinga che si sostiene il Progetto “Não Sei Mas Quero”, attraverso donazioni di persone ed enti locali italiani e con un interscambio realizzato da:
- Enzo Bertani volontario laico originario di Salvaterra, trasferitosi a Utinga dal 1999;
- da missionari reggiani che svolsero il loro servizio nella Parrocchia di Utinga (don Vittorio Trevisi, don Fernando Imovilli, don Riccardo Mioni, don Marco Ferrari e don Gabriele Carlotti);
- dal Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia
- dal Comune di Casalgrande
I giovani coinvolti nel progetto studiano nella scuola pubblica comunale e spesso vivono situazioni di grande precarietà, in abitazioni povere o modeste, carenti dal punto di vista educativo, ma anche dal punto di vista alimentare e in precarie situazioni di salute. Alcuni mostrano tratti caratteriali aggressivi o prepotenti, altri sono vittime di abusi e di violenze, anche in famiglia.
Attraverso 'Nao sei Mas Quero', i ragazzi scoprono le loro capacità artistiche, culturali e manuali, grazie a laboratori di artigianato, avendo così modo di esprimere il loro talento e creatività con cui migliorano il loro impegno nella scuola, nella convivenza in famiglia e nella comunità sociale. Il progetto offre opportunità di avvicinarsi alle discipline sportive, culturali e di divertimento creativo.
Hanno detto
"Desideriamo esprimere il ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Casalgrande che attraverso il Centro Missionario di Reggio Emilia ci fa pervenire un contributo economico con cui portiamo avanti il progetto e desideriamo inviare a tutti voi il nostro sentimento di gratitudine per aver creduto in questo progetto importante per la nostra città e per tante famiglie che ci affidano ogni giorno i loro figli - sottolinea Enzo Bertani -. Questo gesto che ci avete manifestato ci dà la forza per continuare il cammino educativo con i bambini e i ragazzi di Utinga”.
L’Assessore Marco Cassinadri che dal 1997 ha stabilito rapporti continuativi con la comunità di Utinga, aggiunge "Abbiamo continuato, continuiamo e continueremo la collaborazione con i maggiorenti del progetto, per onorare gli impegni presi nel 1994 dagli allora amministratori, ma soprattutto per sostenere l’attività di nostri cittadini che continuano a dedicarsi alla riduzione del degrado sociale che coinvolge i ragazzi più vulnerabili e poveri in una regione oppresso da siccità, sfruttamento, insufficienti opportunità di lavoro. Il tutto sostenendo iniziative che hanno come obiettivo quello di evitare che molti ragazzi finiscano per diventare protagonisti di atti di delinquenza e vengano sedotti dal mondo delle sostante stupefacenti”.
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Ultimo aggiornamento: 30 settembre 2025, 11:04