Si svolge oggi, venerdì 22 novembre, a Torino, presso la Sala Azzurra, al Lingotto Fiere, l’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico, l’associazione che dal 1996 mette in rete più di 590 Enti locali e Regioni impegnati in progetti di prevenzione e contrasto alle mafie e alla corruzione, di cui il Comune di Casalgrande è socio.
Il meeting di Avviso Pubblico è stato organizzato all’interno dell’Assemblea di ANCI nazionale.
“Continuiamo così a dar seguito agli impegni assunti con la sottoscrizione di tutti i protocolli che mirano a salvaguardare e migliorare la qualità dell’agire dell’amministrazione – dichiara l’Assessore con delega alla legalità, Marco Cassinadri -. Abbiamo voluto, attraverso la prosecuzione dell’attività nel direttivo di Avviso Pubblico, rafforzare l’azione di prevenzione, sensibilizzando l’opinione pubblica, formando gli amministratori locali e il personale della Pubblica Amministrazione”.
“Questo significa innanzitutto impedire ai mafiosi di controllare e/o condizionare un ente locale, che è l’istituzione più prossima ai cittadini – continua Cassinadri -. Abbiamo condiviso la carta di avviso pubblico e ne sosterremo gli obiettivi al fine di incrementare il lavoro sui territori per promuovere e diffondere la buona politica e le buone pratiche amministrative e non lasciare soli gli amministratori. Non mancheranno anche le occasioni di riflessione, confronto e formazione interloquendo con tutte le istituzioni, associazioni e scuole con cui da anni lavoriamo”.
“Sappiamo benissimo che passano purtroppo anni da quando, alla confisca, fa seguito l’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati agli enti ed amministrazioni che ne fanno richiesta – prosegue l’Assessore -. Credo occorra sollecitare il Parlamento perché si attivi per una revisione dell’intera procedura di assegnazione dei beni e si eviti che gli stessi non vengano affidati quando ormai sono in degrado e/o troppo costosi per essere facilmente riutilizzati”.
“Ho infine invitato gli amministratori ad attivarsi quanto prima al fine di ottenere l’accredito presso ANBSC per poter sapere quali siano i beni presenti sul proprio territorio e di attivare tutti canali utili affinché negozi, società e beni immobili non deperiscano perdendo valore ma diventino il simbolo di una risposta concreta agli affaristi illegali della criminalità – conclude -. Ringrazio anche in questa occasione Avviso Pubblico per aver acceso, anche in questi ultimi anni, i riflettori sulla tematica dei beni confiscati”.