Il tema della mobilità scolastica ha assunto una particolare centralità strategica nelle città di grandi, medie e piccole dimensioni sia per l’impatto che la pandemia Covid 19 ha avuto sulla gestione dei flussi verso le scuole sia per la crescente sensibilità verso i temi dello sviluppo sostenibile nonché per l’affermarsi dei concetti della vivibilità urbana e delle città a 15 minuti. Oltre a quanto esplicitato nel PNRR, già nel Decreto Sostegni bis dello scorso maggio sono presenti incentivi per implementare ulteriormente la mobilità scolastica
sostenibile e il mobility management scolastico. Ma come sviluppare questi concetti nel contesto scolastico è tutt’altro che scontato. Non si tratta infatti esclusivamente di intervenire sulle abitudini di spostamento ma piuttosto, quando ci si occupa di mobilità scolastica, intervengono una pluralità di fattori e impatti che coinvolgono l’intera sfera non solo dello sviluppo dello studente ma anche della comunità intera. Per questo motivo la necessità è quella di sviluppare una proposta che si sviluppi su tre assi: trasporti e viabilità; educazione; costruzione di comunità. Immaginiamo uno sgabello con tre gambe che devono essere parimenti forti ed equilibrate.
Tutte le informazioni nell’opuscolo allegato.